Cose che ancora non sai sulle ricetrasmittenti

Le ricetrasmittenti, meglio note come walkie talkie, non sono mai scomparse. Nonostante l’arrivo dei cellulari, delle e-mail e dei social media, l’acquisto e l’utilizzo dei walkie talkie è cresciuto nel tempo. La semplicità di utilizzo e il basso costo di questo strumento hanno permesso una vera e propria diffusione in moltissimi campi, professionali e non.

Hotel, centri sportivi, scuole, negozi al dettaglio, fabbriche, società di eventi, teatri sono strutture dotate di questi utili strumenti che trasformano voci in segnali, a distanza limitata. Anche per alcune attività durante il tempo libero quali escursionismo, sci, canoa, campeggio, golf e moto, le ricetrasmittenti sono lo strumento ideale per comunicare e rimanere in contatto con chi è nei dintorni.

Recentemente sono state sviluppate ricetrasmittenti molto più potenti capaci di superare con le loro onde a lungo raggio fitte foreste, centri abitati e case con muri spessi.

Prima di Internet c’erano le ricetrasmittenti

Nate negli anni ’40, le prime ricetrasmittenti erano utilizzate in trincee dai soldati per tenere sotto controllo i campi di battaglia, informare i propri compagni di attacchi inattesi da parte dei nemici e tenere il conto dei caduti sul campo. In seguito la ricetrasmittente divenne uno strumento noto ai più per comunicare in modo rapido e a costo zero.

Break! era la parola chiave negli anni ’70, se ti volevi intromettere in una conversazione e prendere la parola via ricetrasmittente. I giovani degli anni Settanta comunicavano attraverso questi strumenti a bassa frequenza, antesignani dei nostri telefonini e delle nostre connessioni ad Internet.

Attraverso le ricetrasmittenti si poteva discutere dei grandi problemi di attualità, cultura, tendenze musicali. Negli anni ’80, i mitici walkie talkie brondi divennero molto comuni tra i ragazzini e i bambini, proprio per la loro semplicità di utilizzo.

Come scegliere ricetrasmittente

Le ricetrasmittenti di oggi sono molto più avanzate tecnologicamente rispetto a quelle utilizzate in passato. Offrono una trasmissione del messaggio più pulita e includono nuovi accessori e funzioni come il Bluetooth e gli auricolari.

Le ricetrasmittenti per uso professionale inoltre prevedono come accessorio un altoparlante per amplificare la voce e migliorare la comprensione del messaggio. In commercio esistono moltissimi modelli diversi che soddisfano le esigenze più disparate. Le più comuni ricetrasmittenti sono quelle giocattolo utilizzate dai bambini.

Le più utili ad uso domestico sono quelle che si possono lasciare nei luoghi dove dormono i neonati, così da permettere ai genitore di controllare se il bambino piange o si sente male, anche da un’altra stanza in casa.

Esistono ricetrasmittenti che hanno un raggio di azione molto ampio (anche fino a 30 km) e lavorano su più canali di trasmissione, come quelle utilizzate dai professionisti nel campo del soccorso e delle forze dell’ordine e in campo navale e aereo. Oppure abbiamo walkie-talkie di dimensioni medie, tascabili che funzionano su un canale e sono più adatti per uso ludico o hobbistico.

In generale si tratta di strumenti che oggi costano molto meno rispetto al passato. Per questo molti preferiscono acquistare delle ricetrasmittenti per facilitare le comunicazioni in casa o a lavoro, piuttosto che dei cellulari, che per l’utilizzo prevedono molte spese aggiuntive.